Il rispetto e l’amore per l’ambiente sono argomenti fisiologicamente insiti nel gioco del golf: si svolge all’aria aperta, una partita o “giro” completo su 18 buche significa passeggiare per circa 4 ore in mezzo al verde, percorrendo oltre 6 km.
Per questa ragione è interesse e dovere del mondo golfistico cercare di preservare e migliorare le risorse naturali che gli sono affidate.
Il Golf Club della Montecchia è concretamente impegnato da anni su questo fronte ed è stato tra i primi in Italia ad essersi dato questo obiettivo, sia per forte convincimento che per consolidare il proprio ruolo di "area cuscinetto" tra il confinante Parco Regionale dei Colli Euganei ed il limitrofo contesto antropizzato.
Di seguito, in ordine cronologico, i passi ad oggi compiuti.
Frutto di questa collaborazione, la costruzione del primo vivaio sperimentale mai realizzato a queste latitudini in Europa, per avviare uno studio sulle specie “macroterme”, essenze da tappeto erboso adattate ai climi temperato caldi e caldo siccitosi, che per la loro gestione richiedono meno acqua (riduzioni del 50% ed oltre rispetto ai tappeti erbosi tradizionali) e quantità minime, fino a nulle, di prodotti chimici. I risultati, di grande rilievo scientifico, verranno presentati nel 2008 al "Fifth World Scientific Congress of Golf" a Phoenix (Arizona)
Warm Season Turfgrass Adaptation in Europe North of the 45° Parallel
ed al "First European Turfgrass Society Conference" a Pisa
Warm Season Turfgrass Adaptation in Northern Italy
Arriva il primo riconoscimento ufficiale al Circolo, che riceve un “Attestato di Merito” da parte del Comitato Tecnico Scientifico del progetto Impegnati nel Verde. Tale riconoscimento, considerato come un primo obiettivo, ha ulteriormente stimolato il Golf della Montecchia a proseguire la propria politica ambientale:
Il R&A (Royal and Ancient di St. Andrews) inserisce il Golf della Montecchia tra i circoli virtuosi ed include l’intera esperienza tra i “Case Studies” citati nel proprio sito (testo completo).
Nell'ambito dei lavori avviati per la messa a norma del Centro manutenzione, viene eliminata la copertura in amianto, sostituita con pannelli fotovoltaici.
Il 5 giugno, in occasione della "Giornata Mondiale per l'Ambiente", il Golf della Montecchia viene selezionato, insieme ad altri 10 circoli italiani distintisi per il proprio impegno ecologico, per prendere parte all'iniziativa della Federazione Italiana Golf "Porte aperte al golf".
La politica di gestione ambientale del club viene ancora di più concretizzata con gli “Acquisti ecologici”: parziale rinnovo dell’attrezzatura per la manutenzione selezionando macchine a minor consumo, rinnovo della flotta di golf car elettrici scegliendo quelli dotati di batterie a maggior rendimento, acquisto di nuovo arredo campo realizzato con materiale riciclato, realizzazione di stradine per i golf cars con inerti riciclati.
Prosegue inoltre la collaborazione con le Università per le seguenti ricerche:
Dopo anni di impegno nel rispetto dell'ambiente e per una gestione ecosostenibile, ad aprile il Golf della Montecchia viene insignito della prestigiosa Certificazione ambientale “G.E.O.” (GEO Report, GEO web site). Nel mese di gennaio, il Golf della Montecchia viene invitato al “25th Conference and Exhibition of STMA” (Sport Turf Managers of America) di San Antonio (Texas) per illustrare l’intervento di conversione del tappeto erboso dei tees e dei fairways da microterme a Bermudagrass.
Suscitano grande interesse i vantaggi offerti dalla Bermuda, non solo di tipo estetico e di gioco, ma anche ambientali, che consistono in una riduzione nei consumi di acqua (70%) e di fertilizzanti (80%) e l'impiego di nessun fitofarmaco (Presentazione STMA San Antonio).
In occasione del “Fourth European Turfgrass Society Conference” svolta nel mese di luglio ad Osnabrueck (Germania), vengono presentate ben due ricerche svolte dal Golf della Montecchia, una in collaborazione con l’Università di Pisa (“Establishment and winter management of Miniverde Bermudagrass for putting green in Italy”) ed una con l’Università di Bologna (“Transition from cool-season to warm-season grass: environmental effects in a golf course in the North of Italy”).
Nello stesso mese, in occasione di una importante gara di golf ospitata dal Circolo, viene avviata una collaborazione con la Lyoness Greenfinity Foundation (GFF), una organizzazione non-profit impegnata nella protezione dell’ambiente. Con il supporto dell’Università di Graz sono state calcolate le emissioni di CO2 dell’evento ed è stato individuato un progetto di riforestazione idoneo a compensarle.
Nel mese di ottobre viene avviata una nuova ricerca in collaborazione con l’Università di Torino sul controllo biologico del patogeno fungino Ophiosphorella spp detto anche Spring Dead Spot.
Sempre in ottobre arriva un nuovo riconoscimento internazionale. In occasione dell'IGTM 2014 (International Golf Travel Market) il Golf della Montecchia riceve la nomination per il "Sustainability Award IAGTO", riconoscimento riservato alle migliori destinazioni golfistiche distintesi per l'impegno ambientale e si classifica secondo tra gli oltre 120 percorsi candidati.
A partire dal 1 gennaio il Golf della Montecchia ha messo a disposizione le 9 buche del percorso giallo per il primo “caso studio” dell’innovativo progetto “BIOGOLF”. Si tratta di un progetto sostenuto dall’Istituto per il Credito Sportivo, dalla Federazione Italiana Golf e dalle principali organizzazioni che in Italia si occupano di ambiente, cioè Legambiente, Federparchi e Fondazione Univerde, che prevede la manutenzione di un percorso di golf senza utilizzo di prodotti chimici.
L’impegno del Golf della Montecchia viene premiato con il rinnovo della certificazione ambientale G.E.O. La consegna avviene il 13 maggio in occasione del “Montecchia Challenge Open by Lyonness” alla presenza del vicepresidente federale Ing. Antonio Bozzi e del Direttore di GEO Dott.ssa Kelli Jerome.
In occasione della terza edizione del Venice Open, in collaborazione con la USKids Foundation viene invitato Jonathan Smith, Executive Director di G.E.O. (Golf Environment Organisation),con l’obiettivo di incrementare il valore sociale e ambientale dell’evento.
La sostenibilità e l’educazione ambientale vengono quindi incluse in un torneo giovanile che sin dalla sua prima edizione ha apportato valori positivi per partecipanti, famiglie ed organizzatori, nella convinzione che anche attraverso il golf sia possibile comunicare alle nuove generazioni l’importanza della protezione e della cura dell’ambiente.
Per farlo nella maniera più efficace e credibile, la collaborazione con GEO ha permesso di mettere a punto il “Golf Tournament Voluntary Sustainability Standard”, un programma di certificazione ambientale dei tornei golfistici internazionali già avviato in precedenza con il R&A, l’European Tour, lo Scottish Open, il Waste Management Phoenix Open, il Ladies European Tour e la Solheim Cup.
Nel mese di ottobre, il Golf della Montecchia è tra i pionieri della nuova piattaforma digitale “GEO OnCourse”, creata appositamente dalla GEO Foundation per la raccolta, il monitoraggio e la condivisione dei dati riferiti alla gestione di una struttura golfistica. A fine anno, viene prodotto il primo GEO OnCourse2017 Report.
In occasione dell’IGTM International Golf Travel Market, la più importante Fiera mondiale del Turismo Golfistico, il Golf della Montecchia ha ricevuto il premio IAGTO Sustainability Awards 2018 - Community Value.
Il riconoscimento è stato consegnato il 12 dicembre 2017 nel Palais des Festivals et des Congrès a Cannes, in Francia, difronte ad un pubblico di 1.300 delegati internazionali del turismo golfistico.
Si tratta di un premio nato dalla partnership tra l'Associazione Mondiale del Turismo Golfistico IAGTO (International Association of Golf Tour Operators) e la fondazione non-profit GEO (Golf Environment Organization), che valorizza le eccellenze nella responsabilità ambientale e sociale.
Questa la motivazione: "Golf della Montecchia vince la categoria “Community Value per il suo ampio lavoro ambientale e comunitario e per le collaborazioni con una varietà di istituzioni educative. Certificato “GEO” e promotore del Venice Open 2017, torneo internazionale junior U.S. Kids Golf, organizzato curando la sostenibilità di ogni aspetto organizzativo e trasferendo a circa 300 famiglie il proprio impegno nella difesa dell’ambiente.”

Il “Biogolf Case study”, primo tentativo di manutenzione totalmente biologica di un percorso di golf, viene condotto grazie alla collaborazione delle Università di Bologna, Pisa, Padova e Torino.
Numerosi i ricercatori, i tecnici e gli appassionati che nel corso dell’anno hanno fatto visita a Montecchia:
In dettaglio gli studi attualmente in corso:

Il Golf della Montecchia e gli altri due percorsi del gruppo PlayGolf54, Golf Frassanelle e Terme di Galzignano Course sono stati inseriti nella rete della “Carta Europea del Turismo sostenibile”, un’iniziativa di Federparchi e del Parco Regionale dei Colli Euganei sostenuta da Europarc, un'organizzazione che unisce le aree protette di tutta Europa.
La Carta ha come obiettivo il miglioramento della gestione delle aree protette per un turismo sostenibile, sviluppato grazie alla collaborazione tra tutte le figure selezionate all’interno del progetto.

Nel corso dell’edizione 2017 del Venice Open, il Golf della Montecchia e la US Kids Foundation avevano collaborato con G.E.O. (Golf Environment Organisation) per la messa a punto di un programma specifico per la certificazione ambientale dei maggiori tornei golfistici.
Grazie a questa esperienza ed all’impegno degli organizzatori, l’edizione 2018 del Venice Open ha ottenuto la Certificazione GEO Tournament. Si tratta del primo torneo in Italia ed il primo al mondo dedicato ai Juniors ad aver raggiunto questo importante obiettivo.
Di seguito alcune delle azioni che hanno contribuito al riconoscimento:
Considerando l’importanza del legame dell’uomo con gli animali domestici, riconosciuto anche dalla comunità scientifica come beneficio terapeutico, è stata lanciata l’operazione “Pet Friendly”.
Il luogo ideale per questa iniziativa, che permette di giocare a golf in compagnia del proprio cane, non poteva che essere il Percorso Verde, attrezzato per l’occasione con ciotole di acqua distribuite lungo il percorso.
Proseguimento del “Biogolf Case Study” con le seguenti ricerche:
| Proseguimento della collaborazione con il museo Esapolis per il progetto ”Operation pollinator” e realizzazione del calendario 2020 dedicato agli insetti. | ![]() |
| Costruita una “Insect house” sul Percorso Verde. | ![]() |
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Proseguimento dello studio sul patrimonio arboreo con l’Università di Bologna. Avvio della produzione di miele locale “Millebuche”. |
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Organizzato ed ospitato il Field day della ETS (European Turfgrass Society) in collaborazione con l’Università di Padova. Ospitata la riunione dell’EGA (European Golf Association) Sustainability Group |
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Ospitato ed organizzato l’USKids Venice Open, un evento sportivo riservato agli Under 18, secondo criteri di eco compatibilità all’insegna della sostenibilità ambientale. Azioni:
| Acquistata l’“Airject”, macchina con tecnologia innovativa per la coltivazione del terreno. | ![]() |
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Installato in campo un pannello esplicativo su di un albero sezionato. Installati altri poster sulle ricerche incluse nel “Biogolf Case Study” |
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Installato in club house monitor informativo sull’impianto fotovoltaico. Installate due postazioni di ricarica per auto elettriche. Sostituita la vecchia centrale termica con caldaie a condensazione di nuova generazione. |
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| Ottenuto per la terza volta il rinnovo triennale della Certificazione GEO (Golf Environment Organisation). | ![]() |
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Ricevuta la certificazione ambientale GEO Tournament per l’organizzazione dell’edizione 2019 dell’USKids Venice Open. |
Anche l’edizione 2020 dell’UsKids Venice Open si è svolta secondo criteri di sostenibilità ambientale. Oltre a quanto fatto nell’edizione precedente, sono state intraprese ulteriori azioni. Tra queste:
• selezionati sponsor e partner tecnici impegnati nella sostenibilità ambientale
• charity a favore della Protezione civile e a fondo alberi
• progetto Plastic free, che ha incluso l’installazione di distributori automatici di acqua lungo il percorso, distribuzione di borracce e di bicchieri riciclabili
• utilizzo di carta FSC
Ad inizio anno, è stato stipulato un contratto con un nuovo fornitore di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili (ditta Antenore).
Charity a favore dell’Associazione Volontari Ospedalieri di Padova attraverso la raccolta dei tappi di plastica.
Installazione di un’isola galleggiante sul lago della buca 9 per agevolare la nidificazione delle folaghe.
E’ proseguita l’iniziativa “Operation Pollinator” con una nuova produzione di Miele Millebuche ed il posizionamento di una seconda “insect house”.
Messi a dimora lungo il percorso 45 alberi.
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Avviato con l’European Golf Design uno studio per il rinnovamento delle 27 buche del percorso. Obiettivo, oltre al miglioramento tecnico, soprattutto una maggiore sostenibilità. |
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Nell’ambito del “caso studio Biogolf” condotto sul percorso Verde, ottimizzata la raccolta delle foglie con l’acquisto di una nuova macchina che consente di ridurre del 60 % i tempi di lavoro. |
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In occasione dei 30 anni dalla nascita del Golf della Montecchia, è stato scritto un libro che oltre a raccontare la storia del club descrive anche come questo si sia inserito nel territorio e nel paesaggio.
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| Ottenuto per la terza volta consecutiva la certificazione ambientale dell’USKids Venice Open 2020 (GEO Tournament Certification). La consegna è avvenuta nel corso dell’European Master di Crans Montana (CH). |
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Anche l'edizione 2021 dell’USKids Venice Open si è svolta nel pieno rispetto delle normative antiCovid19 e, come le precedenti edizioni, all’insegna della sostenibilità.
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| Avviata l’iniziativa 3R – Reuse Recycle Reduce – che ha permesso di recuperare materiali di scarto o in disuso per realizzare numerosi oggetti per la gestione del club. | ![]() |
| Rinnovata l’adesione al progetto della Regione Veneto e del Parco Regionale dei Colli Euganei denominato “Carta Europea per il Turismo Sostenibile”. | ![]() |
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Presentata la candidatura al riconoscimento “Golf Environment Award” a cura dello S.T.R.I. (Sport Turf Research Institute) e della B.I.G.G.A. (British and International Golf Greenkeepers) con il progetto “Operation Pollinator”. La legna proveniente dalla potatura è stata messa a disposizione di soci e collaboratori. Realizzato in un’area inutilizzata attigua alla buca 5 un orto biologico a servizio del Ristorante “Montecchia Green”. Nel corso dell’anno organizzate varie degustazioni dei prodotti dell’orto. |
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Proseguita la collaborazione con le scuole locali (visite al percorso, avviamento al golf), con le Università di Padova e di Bologna (tesisti e stagisti) e con delle scuole professionali polacche, che sono state coinvolte in vari progetti (logistica, miglioramento del percorso, collaborazione con la Montecchia Green, attività recettiva). Avviato in collaborazione con l’Università di Bologna un vivaio sperimentale per una prova di adattamento varietale di due nuove cultivar di Cynodn spp. |
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| Finanziati dei volontari per un progetto di protezione dei gatti randagi presenti nel territorio. | ![]() |
| Il Golf della Montecchia è stato inserito dalla prestigiosa rivista Today’s Golfer tra i “100 Best Sustainable Golf Courses” in Europa. Si tratta di una selezione di percorsi di golf europei che più si contraddistinguono per l’impegno a sostegno dell’ambiente. | ![]() |
| Per il quinto anno consecutivo, confermata la Certificazione Ambientale GEO Tournament per l’organizzazione del Venice Open, torneo internazionale riservato agli under 18 organizzato insieme alla US Kids Foundation. | ![]() |
| Ottenuta, insieme ad altre 11 strutture ricettive e a 10 operatori turistici, la certificazione per la Fase 2 della CETS (Consorzio Europeo per il Turismo Sostenibile), che prevede l’assegnazione del titolo di “Partner Europarc”. Questo permette di promuovere le varie iniziative anche attraverso i canali dell’Ente e di Federparchi. | ![]() |
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Avviata la raccolta di pile esauste. Dal 1 marzo al 31 luglio 2023 sono state raccolte e consegnato presso l'Ecocentro 7,1 kg di pile esauste, che hanno permesso di recuperare 2,2 kg di zinco, 1,8 kg di ferro, 1,8 kg di nichel oltre a plastica, piombo e magnesio. |
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| Presentati alla E.T.S. (European Turfgrass Society) Conference i risultati della ricerca “Autonomous and traditional mowing in golf course maintenance: case study in Italy” condotta in collaborazione con le Università di Pisa, Padova e Bologna e la Sezione Tappeti Erbosi della Federazione Italiana Golf. | ![]() |
| La preparazione del Calendario 2024 ha coinvolto alcuni cani dei soci, che con il supporto di una fotografa professionista sono diventati i protagonisti dei vari mesi dell’anno. Una conferma della politica “Pet friendly” adottata dal Golf della Montecchia e da tutti i percorsi PlayGolf54 by Montecchia Group | ![]() |
| Nel mese di gennaio, in occasione del BIGGA Conference Show di Harrogate (UK), il Golf della Montecchia, selezionato tra gli oltre 60 golf club di tutto il mondo, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento "International Environmental Golf Club of the Year 2024”. Il premio, assegnato ogni anno nel corso dell’evento “Golf Environment Awards”, è un’iniziativa avviata nel 1995 dal R&A (Royal & Ancient Golf Club of St.Andrews), dallo STRI (Sport Turf Research Institute) e dalla BIGGA (British and International Golf Greenkeepers Association). | |
| Anche la 10ma edizione dell’US Kids Venice Open è stata organizzata all’insegna della sostenibilità ambientale. Questo ha permesso all’evento di ottenere dalla GEO Foundation, per la sesta volta consecutiva, la certificazione ambientale “GEO Tournament”. | ![]() |
| Grazie ad un accordo con COREPLA, un consorzio governativo supervisionato dal Ministero dell'Ambiente responsabile della raccolta e del riciclaggio della plastica, è stato installato un compattatore per bottiglie di plastica. Si tratta di un progetto che si abbina alle altre azioni avviate da tempo dal Golf della Montecchia, come ad esempio la raccolta dei tappi o l’iniziativa “More birdies less plastic” con la One Ocean Foundation. Obiettivo finale, limitare la produzione di rifiuti plastici. | ![]() |
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Il clima presente al Golf Club della Montecchia è caratterizzato da estati calde e siccitose, con temperature che raggiungono i 35-36 C° ed inverni al contrario molto freddi ed umidi, piovosi e con gelate che possono arrivare a -10 C°. Tecnicamente, questo tipo di clima viene definito “di transizione”.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo, le 27 buche del Golf Club della Montecchia, realizzate in tre fasi negli anni 1990 / 1992, sono dotate di un efficiente sistema di drenaggio. Questo giustifica la quasi costante agibilità del tracciato, anche nei periodi invernali più piovosi.
Il buon drenaggio nel periodo estivo ha sempre determinato però un significativo stress idrico al tappeto erboso, composto da essenze “microterme”, da specie cioè ben adattate ai climi freddo-umidi (ad es. Lolium perenne, Poa pratensis, Poa annua, Agrostis stolonifera). Difatti, nonostante le abbondanti irrigazioni, in particolare tra luglio ed agosto il tappeto erboso soprattutto dei fairways ha spesso subito dei gravi diradamenti, con conseguenze per la giocabilità e l’aspetto estetico del percorso.
Nell’estate del 2003, anno della grande siccità, questo tipo di problema sia alla Montecchia che nella gran parte dei percorsi di golf italiani ha avuto conseguenze drammatiche, con perdite del tappeto erboso superiori al 70% della superficie di gioco.
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Per contenere il fenomeno ed ovviare in tempi brevi alla situazione, si è sempre ricorso a metodi tradizionali, che includono abbondanti irrigazioni, interventi fungicidi e costosi ripristini con trasemine nel mese di settembre.
Tale situazione, oltre che creare comunque disagi per il gioco, ha sempre comportato notevoli costi in termini economici oltre che ambientali.
Per risolvere il problema in modo ambientalmente sostenibile e rendere il percorso agibile ed in buone condizioni tutto l’anno, a partire dal 2003 è nata una collaborazione tra il Golf Club della Montecchia, la Sezione Tappeti Erbosi della Federazione Italiana Golf ed il Dipartimento di Agronomia dell’Università di Pisa.
Obiettivo prioritario, individuare delle specie da tappeto erboso più idonee al clima di transizione presente al Golf Montecchia e più in generale in pianura Padana.
Nel 2004 è stato così avviato un vivaio sperimentale, volto a studiare l’adattabilità delle specie “macroterme” al clima Padano, di essenze da tappeto erboso cioè meglio adattate a climi temperato caldi e caldo siccitosi. Questo partendo dall’osservazione che studi e precedenti esperienze compiute negli Stati Uniti in situazioni climatiche simili avevano dati dei buoni risultati. Tali specie erano state peraltro già testate con successo sempre dalla Sezione Tappeti Erbosi della FIG e dall’Università di Pisa, ma mai più a nord della Toscana.
La ricerca è stata quindi assolutamente innovativa e di grande interesse per tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto in riferimento al comportamento invernale di queste specie, che per difendersi dal freddo vanno in dormienza perdendo il colore.
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Parallelamente a questo test scientifico, si è voluta effettuare anche una prova diretta, in pieno campo. Approfittando dei lavori di ampliamento del battitore del campo pratica, su metà di questo è stata impiantata una specie da tappeto erboso macroterma, il Cynodon spp. o “Bermudagrass”, meglio conosciuta come “Gramigna”. In particolare, è stata utilizzata una specifica varietà selezionata per il tappeto erboso (Tifway 419)
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I risultati ottenuti, sia in vivaio che in pieno campo, hanno permesso di accertare il buon adattamento della Bermudagrass, che nel periodo invernale pur ingiallendo resiste alle basse temperature e mantiene, nei 4 mesi circa di dormienza, una sufficiente consistenza e quindi giocabilità. Nel periodo estivo, a fronte di una eccezionale qualità, richiede apporti idrici molto più ridotti (del 50 % ed oltre) e minime quantità di fertilizzante. Non viene inoltre colpita da patogeni fungini ne invasa in modo significativo da erbe infestanti che ne possano compromettere la crescita e lo sviluppo.
A dimostrazione del grande interesse suscitato dallo studio, i risultati sono stati presentati, oltre che a vari seminari e meeting in Italia, in ben due convegni scientifici internazionali, il “Vth World Scientific Congress of Golf” a Phoenix, Arizona nel marzo 2008 - Warm season turfgrass adaptation in Europe North of 45° Parallel ed al “1st European Turfgrass Society Conference” tenuto a Pisa nel maggio 2008 - Warm Season Turfgrass Adaptation in Northern Italy.
RISOLUZIONE DEL PROBLEMA
Confortati dai tali risultati, positivi in termini qualitativi, economici ed ambientali, a partire dal 2010 è stato impostato un programma di conversione del tappeto erboso dei fairways in Bermudagrass (Cynodon dactylon x transvaalensis) utilizzando la Patriot, una cultivar selezionata negli U.S.A. proprio per le zone di transizione.
Per ridurre al massimo i disagi per il gioco, si è deciso di adottare una tecnica innovativa, più costosa rispetto ai metodi più tradizionali, ma che permette di sostituire il tappeto erboso e rendere nuovamente agibile il percorso dopo appena 6-8 settimane, contro le 12 e più settimane richieste dagli altri sistemi.
Il programma prevede la conversione del tappeto erboso dei fairways delle prime 9 buche (percorso bianco) nel 2010, del tappeto erboso dei fairways e dei tees delle seconde 9 buche (percorso rosso) nel 2011 e del tappeto erboso dei fairways e dei tees delle terze 9 buche (percorso giallo) e dei tees delle prime nove buche nel 2012.
Anno 2010 - Conversione percorso BIANCO
Sequenza dei lavori sul percorso BIANCO eseguiti nel 2010
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Fasi di insediamento della Bermudagrass sul fairway della buca 4
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Anno 2011 - Conversione Percorso ROSSO
Fasi di insediamento della Bermudagrass sul fairway della buca 13
| 28 giugno 2011 | 8 luglio 2011 | 14 luglio 2011 | 22 luglio 2011 | 29 luglio 2011 |
| 8 agosto 2011 | 23 agosto 2011 |
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Fasi di insediamento della Bermudagrass sul tee della buca 10
| 28 giugno 2011 | 8 luglio 2011 | 14 luglio 2011 | 22 luglio 2011 | 29 luglio 2011 |
| 8 agosto 2011 | 23 agosto 2011 |
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Anno 2012 - Conversione Percorso GIALLO
| 22 GIUGNO - BUCA 9 | 3 LUGLIO - BUCA 9 | 16 LUGLIO - BUCA 9 | 31 LUGLIO - BUCA 9 | 24 AGOSTO - BUCA 9 |
| 3 LUGLIO - BUCA 4 | 16 LUGLIO - BUCA 4 | 31 LUGLIO - BUCA 4 | 24 AGOSTO - BUCA 4 |
In questi ultimi anni la manutenzione del verde, sia esso ornamentale, ricreativo o funzionale, ha subito dei significativi cambiamenti. Oltre al fisiologico adattamento alle nuove richieste ed alle nuove aspettative da parte degli usufruitori, ha difatti assecondato le crescenti esigenze e sensibilità ambientali. E più recentemente, ha dovuto tener conto dei limiti imposti dalle nuove disposizioni legislative, al momento riferite all’impiego dei fitofarmaci (PAN), ma che nel breve periodo interesseranno anche l’uso dell’acqua.
Questo nuovo scenario operativo ha stimolato varie esperienze di gestione sostenibile del verde e tra queste si inserisce il caso studio “Biogolf”, avviato nel gennaio 2015 sulle 9 buche del percorso giallo del Golf della Montecchia. Si tratta di una prova innovativa seguita insieme ai tecnici della Sezione Tappeti Erbosi della FIG e delle Università di Bologna, Padova, Pisa e Torino.
Il protocollo “Biogolf”, elaborato su stimolo dell’Istituto per il Credito Sportivo, è frutto della collaborazione tra la Federazione Italiana Golf, Golf Environment Organisation, Legambiente, Federparchi e Fondazione Univerde.
Per presentare questa prima esperienza diretta di gestione di un percorso di golf secondo i criteri del “Biogolf”, il 23 settembre 2017, in occasione della 68ma edizione del Flormart di Padova, è stato organizzato il seminario “Esperienze di gestione sostenibile del verde: il caso studio Biogolf”.
Tra gli obiettivi del seminario, che ha visto la partecipazione di oltre 100 tecnici ed esperti del settore, la condivisione dello studio e dell’esperienza condotta fino a questo momento e la raccolta di opinioni e suggerimenti utili al proseguimento ed al miglioramento della prova.
Il 27 ed il 28 maggio 2019 si è svolto a Padova il 6° Field Day della European Turfgrass Society (ETS). Titolo dell’evento “Transitioning turfgrasses”, ad enfatizzare le difficoltà nella gestione del tappeto erboso nelle zone di transizione, anche considerando i cambiamenti climatici ed i limiti sull’impiego dei fitofarmaci.
L’ETS Field Day è un appuntamento biennale ospitato ogni volta in un Paese diverso, che riunisce ricercatori, professionisti, utilizzatori ed aziende europee ed internazionali che si occupano di tappeto erboso.
La prima giornata si è svolta all’Università di Padova, mentre la giornata successiva ha visto come protagonista il Golf della Montecchia ed in particolare le nove buche del Percorso Giallo, ribattezzate nel 2018 “Percorso verde - Green Course”.
E’ stato così possibile condividere con gli oltre 160 partecipanti arrivati da tutto il mondo gli studi e le osservazioni emerse nei quattro anni di esperienze con il “Biogolf Case Study”.
Unanime l’apprezzamento e l’interesse per questo nuovo approccio, che seguendo i criteri previsti per l’agricoltura biologica indaga con anticipo quelli che potrebbero essere i possibili scenari futuri. La grande partecipazione ed il successo dell’evento ne sono stati la conferma.
LE NINFEE SUI LAGHI DEL GOLF DELLA MONTECCHIA - A cura della Dott.ssa Elena Ballabio

Una delle fioriture più spettacolari che si possono ammirare nei nostri laghi da maggio a settembre è quella delle ninfee. Specie protetta…(leggi tutto )
GESTIONE DEL PATRIMONIO ARBOREO DEL GOLF DELLA MONTECCHIA - A cura del Prof. Alberto Minelli

Avviato un piano di gestione del patrimonio arboreo in collaborazione con il Dipartimento di Arboricoltura – Parchi e Giardini dell’Università di Bologna. In considerazione dello stato del patrimonio arboreo presente al Golf della Montecchia...(leggi tutto)
STUDIO SUI ROUGH NATURALI - A cura del Prof. Stefano Macolino
Da alcuni anni il Golf della Montecchia è impegnato nell'individuazione e nella creazione di aree, all'interno del percorso, dalle quali omettere ogni intervento manutentivo. Questo allo scopo di incentivare la flora spontanea e la fauna selvatica, rinaturalizzando così il percorso. Su proposta del Dipartimento di Agronomia dell'Università di Padova è stato appena avviato uno studio su tali aree (leggi tutto)
IL PICCHIO ED IL SALICE DELLA BUCA 10
Il vecchio albero, secco da tempo, era destinato all’abbattimento. Grazie ad un’accurata operazione di potatura si è invece riusciti ad eliminare solo la parte pericolante del tronco e lasciare così indisturbata la casa del picchio (leggi tutto)
IRIS GIALLO SULLE SPONDE DEI NOSTRI LAGHI
L'Iris pseudacorus o Iris d'acqua visibile in primavera sulle sponde dei nostri laghi, è una pianta tipica nei terreni umidi o in acque poco profonde. Benchè molto diffusa, soprattutto in passato, è tuttavia minacciata dalla sparizione progressiva del suo ambiente. Per questo motivo in molte regioni è considerata specie protetta.... (leggi tutto)
Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato come i percorsi di golf, soprattutto quando costruiti e mantenuti in modo appropriato, costituiscano un ottimo rifugio per la fauna stanziale e migratoria.
L’eliminazione della manutenzione dalle aree fuori gioco ed il conseguente incremento delle "wild areas" (aree incolte) all’interno di un campo da golf favoriscono ancora di più la salvaguardia e la sopravvivenza degli animali.
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Vegetazione sul lago della buca 10 |
![]() Wild area sul percorso giallo |
Non è un caso quindi che il Golf della Montecchia, soprattutto da quando sono state incrementate le wild areas (dai 4 ha del 2007 ai 10 ha del 2014), sia sempre più frequentato da lepri, volpi, scoiattoli, fagiani, germani reali, aironi, picchi e tante altre specie ancora.
Un'indagine scientifica condotta sull'argomento dall'Università di Roma La Sapienza ha preso in esame, tra i vari percorsi, anche quello del Golf della Montecchia (Individuazione di habitat e specie di importanza comunitaria, con particolare riferimento alla Classe degli Uccelli, presenti nei circoli di golf italiani)
Ad oggi, grazie ai rilievi compiuti dai biologi per procedere in questa indagine, sono state rilevate 6 specie animali protette.
Di seguito, gli incontri fatti in campo.
VIA MONTECCHIA, 12
35030 SELVAZZANO DENTRO PADOVA (ITALY)
INFO@GOLFMONTECCHIA.IT
INFO@PEC.GOLFMONTECCHIA.IT
T. +39 049 8055550
F. +39 049 8055737
P.IVA IT 02294260282
WINTER TIMETABLE
SEGRETERIA GOLF
APERTA TUTTI I GIORNI 8:30 - 17:00
MERCOLEDì 8.30 - 16:30
SEGRETERIA PERFORMANCE CENTER
DA LUNEDÍ A VENERDì 9:30 - 15:30
Al di fuori degli orari sopra indicati si può richiedere appuntamento telefonando al 331 4059134
CADDY MASTER
APERTO TUTTI I GIORNI 8:00 - 17:30
CHIUSURA CANCELLI CAMPO 16:30
BAR
APERTO DA LUNEDì A GIOVEDì 8:30 - 18:00
DA VENERDì A DOMENICA 8:30 - 19:30
BISTROT MONTECCHIA GREEN
APERTO TUTTI I GIORNI A PRANZO
E LE SERE DI VENERDì E SABATO
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